mercoledì 22 dicembre 2010

Somewhere

Somewhere, film scritto e diretto da Sofia Coppola, è stato presentato alla 67a Mostra del Cinema di Venezia ed ha ricevuto il Leone d’Oro come miglior film.
Protagonista, è una famosa star del cinema Johnny Marco (Stephen Dorff) che in seguito ad una frattura ad un polso decide di vivere la sua convalescenza all’interno di un famoso albergo hollywoodiano. Johnny, vivendo separato dalla moglie e dalla figlioletta undicenne Cleo (Elle Fanning), trascorre le sue giornate tra lunghe dormite, sensuali spettacoli di lap dance e “monotoni” giri sulla sua Ferrari.
Cleo va a trovare il padre per pochi giorni, ma si rivelano così intensi da cambiare radicalmente il modo di vivere di Johnny, fino ad allora dominato solo da superficialità e gusto dell’effimero. L’amore della figlia riesce a rianimare il padre e riesce a ridargli quella forza che pensava di aver perso e che lo spinge a riflettere su progetti nuovi che possano farlo uscire da quella routine monotona tipica della sua vita da star. Con lei si reca a Milano per ricevere il Telegatto, dove incontra Simona Ventura, che interpreta se stessa nei panni della conduttrice del programma, e la soubrette Valeria Marini che, con “accenni” di volgarità, evidenzia il contrasto tra il mondo ipocrita della televisione e quello innocente di Cleo.
Il film si rivela significativo pur nella sua apparente ovvietà. La regista non delinea situazioni “costruite” né troppo complesse e fa in modo che l’intera vicenda si svolga in un’atmosfera di grande serenità. Eppure i lunghi silenzi ed i tempi dedicati ad inquadrature immobili favoriscono la ricerca del ritmo lento della riflessione, che va a contrapporsi nettamente al rumore del motore della Ferrari e al chiasso delle feste che si tengono nelle camere dell’albergo a cui Johnny partecipa frequentemente.
Somewhere fa sbocciare splendidi fiori del pensiero tra tanto rumore…
                                                Ilaria Matta

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