mercoledì 22 dicembre 2010

Il sogno di Malika

 Disegno di Antonio Canale

Malika era una bambina di nove anni. Era.
Nelle pagine del suo diario scriveva così:


Caro diario,
lo so che ho solo nove anni, ma ho un sogno, che questa guerra finisca. Non voglio più vedere questi aerei buttare bombe sulla mia Palestina, e sono in pensiero per il mio amico Jarib che non sento da mesi. Sai, l’altro giorno ero uscita dal bunker, in cui mi trovo con la mia famiglia, per prendere dei viveri, come facciamo ogni tre mesi; ed ho visto, mentre mio padre correva tenendomi per mano, genitori portare in braccio bambini proprio come me, ma questi erano strani.
Erano rigidi. Bianchi. Immobili. Sembravano pezzi di ghiaccio, ma mai di un ghiaccio così duro  come quello di cui sembravano fatti gli occhi dei genitori. Mio padre poi mi ha spiegato  che quei bambini erano stati “estratti” dalle macerie di una scuola… Qui continuano a bombardare, ed io so solo una cosa, che ho paura, oggi sono passati tre mesi e devo uscire per prendere i viveri. Ti saluto ripetendo il mio sogno e sperando che un giorno si realizzi: “spero che la guerra finisca”, anche perché io voglio solo una vita normale, con i miei genitori, “in superficie”, e voglio andare a scuola, ritrovare i miei amici,.. Ora però devo andare.
A presto.

Questa è l’ultima pagina del diario di Malika.
Malika non farà più ritorno al bunker, durante l’ultima uscita è stata uccisa da una bomba.

Malika era una bambina di nove anni. Era.
Una bomba ha messo fine ai suoi sogni.
                                            Moira Di Paolo

Nessun commento:

Posta un commento